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Strumenti di analisi per monitorare l'andamento del tuo sito web

Una volta realizzato un sito web e ottimizzato in ogni sua parte con le tecniche SEO, per renderlo davvero prestante e per consentirgli di posizionarli al meglio su Google, inizia la fase di analisi e monitoraggio. Vediamo in questo articolo come effettuare queste attività così importanti e quali sono gli strumenti da poter utilizzare a tal fine.

Elemento grafico

In questo articolo:

  • Introduzione;
  • Cosa monitorare del sito web;
  • Gli strumenti di analisi;
  • Google Analytics;
  • Google Search Console;
  • Analisi siti, SEO e considerazione finale.

Elemento grafico

Introduzione
Se hai l’obiettivo di far diventare il tuo sito web uno strumento di lavoro e di marketing, monitorarne l'andamento è fondamentale per capire come si muove in termini di riscontri sia positivi che negativi.

Capire a quali contenuti gli utenti sono interessati, quali apprezzano e cosa cercano, permette di raggiungere con molta più facilità gli obiettivi che ci si pone.

Anche poter conoscere le metriche come, ad esempio, il traffico che ricevono le singole pagine web, il tempo di permanenza degli utenti nel sito, le parole chiave con cui ti trovano e molte altre informazioni, ti permette di sapere se sono necessari interventi correttivi, migliorativi o semplici integrazioni.

Tutto questo può essere fatto tramite l’uso di strumenti di analisi realizzati ad hoc, specificatamente creati per analizzare e monitorare i siti web.

I tool che fanno questo lavoro vanno dai più complessi per i professionisti ai più semplici adatti ai neofiti. Alcuni sono gratuiti, altri disponibili nella versione test o prova, per poi essere acquistati in versione PRO.


Cosa monitorare del sito web

Monitorare il sito web non richiede molto tempo se si utilizzano gli strumenti giusti. La cosa invece importante è saper leggere i grafici e i dati. Saper fare gli interventi correttivi è, invece, il compito del SEO Specialist (grassetto), l'esperto nell'ottimizzazione dei siti web per migliorarne il posiziona-mento nei motori di ricerca.

Di un sito web, questi sono i fattori che vanno maggiormente monitorati:

  • il traffico che ricevono le pagine;
  • il posizionamento nei motori di ricerca;
  • le parole chiave con cui gli utenti ci trovano;
  • il tempo di permanenza degli utenti nelle pagine del si-to;
  • la velocità di caricamento delle pagine web;
  • il tempo di caricamento dei file multimediali come fo-to e video;
  • le prestazioni del server che ospita il sito;
  • errori come "Page 404 - Not found" e link non funzionanti.


Gli strumenti di analisi

I tool e i software per analizzare i siti web, come detto precedentemente, si trovano in versione sia FREE che PRO, ovvero a pagamento.
Tra quelli free ho selezionato questi:

- Gtmetrix
È un tool che analizza il caricamento del sito web. Inserendo l'Url nell’apposito campo, la piattaforma restituisce un report con vari dati e segnala quali siano le parti da ottimizzare per raggiungere risultati migliori.

- Pagespeed Insights
Questa piattaforma analizza le performance del sito e  suggerisce ottimizzazioni sia per dispositivi Mobile che per desktop. Questo tool, offerto da Google, è piuttosto preciso e affidabile. Fornisce, inoltre, indicazioni su link errati ed eventuali errori che causano il rallentamento del sito.

- Pingdom
Questo sito web si occupa di controllare la velocità di caricamento del sito analizzando ogni singola pagina e file.

- Test my Site with Google
Questo tool è specifico per analizzare le prestazioni del sito web sui dispositivi mobili.

- Dotcom Tools
È uno strumento fondamentale per capire come il sito si carica nelle diversi parti del mondo. Un sito potrebbe avere performance ottimali in Europa, ma non negli Stati Uniti.

Ovviamente, l'uso di più tool e strumenti ci permette di fare delle analisi più complete, mettendoci nelle condizioni di comprenderne i punti deboli su cui è necessario intervenire o lavorare.

In ultimo, ma non meno importanti, sono da citare Google Analytics e Google Search, due strumenti che possono sembrare molto simili, ma sono del tutto complementari fra loro. Visti nel dettaglio e utilizzati insieme, monitorano il sito e i risultati conseguenti ci permettono di capire molto bene le sue prestazioni.

Entrambi sono gratuiti e possono essere collegati fra loro per un'analisi più completa.

Vediamoli qui di seguito in dettaglio.

Google Analytics
È lo strumento più utilizzato per monitorare l'andamento di un sito web, del tutto gratuito. Grazie a un ID di monitoraggio da installare sul proprio sito, analizza tutte le pagine e ne traccia i dati.

Inserire il codice su WordPress è semplice se si utilizzano dei plugin dedicati, ma se utilizzi un'altra piattaforma, uno sviluppatore o webmaster potrà inserirlo senza problemi in pochi minuti.

Google Analytics permette di controllare diversi dati come:

  • numero di utenti che visitano il sito;
  • quante pagine del sito vengono visualizzate;
  • tempo medio di permanenza di navigazione nelle pagi-ne;
  • canali da cui arrivano gli utenti (ricerche organiche, social, backlink, ecc.);
  • contenuti più visti del sito;
  • area geografica in cui si trovano gli utenti che visitano il sito;
  • quali strumenti utilizzano i visitatori (smartphone, tablet o pc);
  • i guadagni che si realizzano con le campagne pubblicitarie di Google AdSense (se attivo).

Per accedere a Google Analytics è necessario avere un account Gmail che si crea in pochi e semplici passaggi ed è del tutto gratuito.

Google Search Console
La Search Console di Google è uno strumento molto utile poiché ci dà informazioni sullo stato di salute del sito, su eventuali errori presenti nelle pagine web, sulla visibilità del sito sui motori di ricerca e su eventuali penalizzazioni di Google. Inoltre, è stata ottimizzata per fornirci informazioni sulle AMP (Accelerated Mobile Pages, ovvero "Pagine Accelerate per il Mobile) del sito.

Per poter usare al meglio Google Search Console, va caricata nella piattaforma la sitemap, ovvero un file che contiene in-formazioni sulla mappa del sito web.

A seguito dell'invio di questo speciale file (che va caricato con regolarità e dopo ogni modifica strutturale al sito) la search restituirà diversi dati. Tra questi ci fornirà informazioni:

  • sullo stato dell'indicizzazione del sito, compresi URL bloccati, eliminati e inesistenti;
  • sul modo in cui i motori di ricerca trovano il sito;
  • sui link esterni che portano al sito;
  • sui link interni al sito stesso che collegano le pagine fra di loro;
  • sulle keyword che portano il maggior traffico al sito;
  • sulle pagine più cliccate con l'indice di CTR (Click Through Rate), tasso che misura l'efficacia di una campagna pubblicitaria on-line;
  • sugli errori di scansione delle pagine web che si dovranno sistemare per una migliore user experience e posizionamento del sito;
  • su come migliorare la navigabilità sui diversi dispositivi mobili.

Infine, attraverso Google Search Console, è possibile visualizzare il sito come lo vede Google, ovvero come lo restituisce agli utenti.


Analisi siti, SEO e considerazione finale

Non c'è dubbio che per creare e ottenere un sito di qualità, SEO e analisi vanno di pari passo.

Gli strumenti presentati sono estremamente utili per i SEO Specialist e consulenti SEO che vogliono migliorare la qualità dei siti web e, allo stesso modo, il loro posizionamento nei motori di ricerca. L'uso professionale degli strumenti appena visti può davvero fare una grande differenza per ottenere un sito web ben posizionato nei motori di ricerca, apprezzato da Google e dagli utenti.

Il mio consiglio è di usarli con lo scopo costante di portare il sito a una qualità eccellente, in modo da essere assolutamente premiato dai motori di ricerca, aumentandone autorevolezza, traffico e notorietà.

 


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Strategie di posizionamento sui Motori di Ricerca