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Marketing di oggi e quello di ieri

Spesso sentiamo parlare delle differenza tra il marketing tradizionale, di ieri, e il digital marketing, pratica in voga negli ultimi anni. Ma che differenze esistono fra questi due mondi che hanno come comune obbiettivo la sponsorizzazione di un brand? Vediamoli insieme in questa guida sullo scenario.

Elemento grafico

Un professionista o un’azienda che si avvicina al marketing potrebbe trovarsi di fronte al dilemma o al dubbio su quali siano gli strumenti migliori da utilizzare per pianificare una strategia comunicativa.

Ancora oggi, nonostante Internet ci abbia messo a disposizione molte informazioni, troviamo persone incapaci di scegliere quali strumenti usare, e se ricorrere a strumenti tradizionali o a quelli più evoluti del digital marketing.

Prima dell’era Internet, le piccole e medie aziende utilizzavano strumenti come i volantini, la pubblicità alla radio, le Pagine Gialle, la cartellonistica, gli spazi pubblicitari su giornali, ecc. Oggi, con l’ampia diffusione degli smartphone e della connessione Internet, gli strumenti preferiti sono quelli legati al web e al digitale (che vedremo in un capitolo a sé), ancora oggi non utilizzate a dovere da molte aziende.

Una situazione negativa e sfavorevole si verifica quando un imprenditore, a causa della sua arretratezza o della mancanza di conoscenza, si ostina a usare esclusivamente strumenti tradizionali quando, invece, avrebbe la grossa opportunità di utilizzare mezzi innovativi e più efficaci. Nessun imprenditore dovrebbe precludersi la possibilità di usare strumenti digitali che permettono di targhettizzare e geolocalizzare con buona precisione le campagne di marketing, ottimizzando nel contempo i costi.

In linea generale, non c’è nulla di male nell’utilizzare gli strumenti tradizionali, purché vengano usati bene. Credo, però, sia dovere di ogni imprenditore approcciarsi e studiare anche quelli dell’era digitale, anche solo per avere una panoramica delle loro potenzialità e sviluppare la necessaria consapevolezza per poter scegliere se e quando utilizzarli.

Non ci sono strumenti migliori o peggiori: esistono strategie di vario tipo, alcune più efficaci rispetto ad altre in termini di resa. Qui ritorniamo al discorso affrontato nei capitoli precedenti: la formazione ha il suo peso nella gestione di un’azienda e nella capacità di sviluppare sistemi di marketing funzionali che portino risultati.

Anche le grandi aziende e i grandi marchi, che un tempo usavano esclusivamente mezzi tradizionali come la televisione, le emittenti radiofoniche di un certo rilievo, i pannelli negli stadi di calcio e gli adesivi sulle auto di Formula Uno, utilizzano oggi il web per le loro strategie di marketing e per le campagne pubblicitarie.

La verità è che un’azienda che possa definirsi moderna, grande o piccola che sia, non può rimanere fuori dall’ambito del digital marketing. La diffusione degli smartphone sta dettando e modificando i nostri costumi e le nostre abitudini. Un tempo avevamo tutti un approccio passivo verso la pubblicità e le campagne di marketing. Oggi, invece, abbiamo le informazioni a portata di mano e un ruolo decisamente più attivo. Per questo motivo, ha avuto un grande sviluppo l’Inbound Marketing (marketing in entrata) che consiste nel farsi trovare sul web grazie a contenuti di valore, annunci e banner. Le aziende creano una loro presenza e un posizionamento attraverso articoli sui Blog, pubblicità su Google, pagine e post sui social, video su YouTube e pagine web ben posizionate nei motori di ricerca. A questi si aggiungono altre tecnologie digitali e di marketing come la landing page, il funnel di acquisizione, le App, le newsletter e l’Sms marketing.

L’uso del web per le campagne marketing ha assunto un’importanza vitale per le aziende e rimanerne fuori è, a mio parere, un suicidio.

Uno dei grandi vantaggi dei sistemi digitali è che molti processi possono essere automatizzati e replicati facilmente. Prova a pensare ai benefici di poter gestire alcune comunicazioni con i tuoi clienti o con gli utenti attraverso l’invio contemporaneo di e-mail, o di poter gestire una newsletter informativa verso una nicchia specifica di persone interessate o, ancora, di inviare messaggi e notifiche tramite App. Per molti queste sono cose note e scontate, ma le aziende che non usano e non sfruttano queste tecnologie sono ancora un numero altissimo, e vi è un numero altrettanto alto di imprenditori che li utilizza in modo superficiale senza trarne un reale vantaggio.

Il mio parere è che ogni azienda che tiene alla sua sopravvivenza e che mira a migliorare la sua presenza sul mercato, dovrebbe dotarsi di un ufficio marketing che utilizza le tecnologie digitali: sono certamente strumenti con cui si possono fare più cose in minor tempo, raggiungendo un maggior numero di persone.

Possono certamente lavorare in sinergia gli strumenti moderni del web e quelli tradizionali, anche se questi ultimi hanno perso molto terreno e interesse.

Sull’uso degli strumenti tradizionali (es. giornali, riviste, radio e TV), alcuni esperti americani studiosi di marketing, attraverso dei test, sono arrivati addirittura a evidenziare come, dopo aver assorbito passivamente la pubblicità per tanti anni, verso questi sistemi abbiamo sviluppato degli “anticorpi” e innalzato dei muri di protezione. È come se non avessero più effetto sulla nostra psiche o, se hanno ancora qualche effetto, è sicuramente più blando rispetto al passato.

Personalmente ritengo che, se fatta bene, con gli strumenti giusti e integrate in una strategia funzionale, ogni forma di pubblicità - online e offline, digitale o tradizionale - può apportare benefici al proprio brand e alla propria attività.

Io, ad esempio, pur essendo un grande promotore e utilizzatore degli strumenti digitali, porto dietro sempre con me l’intramontabile biglietto da visita. Anche se so che la persona a cui lo consegno molto probabilmente lo getterà via, mi basta che lui lo riceva e che lo guardi anche solo una volta. Guardare e toccare il mio bigliettino rafforza, nella sua mente, il mio marchio e il mio nome, soprattutto se il biglietto è bello, gradevole e ben fatto.

Strumenti tradizionali e digitali possono quindi lavorare in sinergia. Di recente, un mio cliente, titolare di una scuola di ballo, ha partecipato a una fiera cittadina e la distribuzione di volantini ha generato i suoi frutti. A differenza dei classici volantini, questo aveva una Call to Action, cioè un invito ad andare sul sito web per richiedere un gadget in omaggio da ritirare presso la scuola. Grazie a questo stratagemma, veniva in possesso della mail delle persone su cui poi effettuava un’attività di comunicazione tramite l’invio di newsletter informative e pubblicitarie, programmate e automatizzate.

Per concludere, non si può stabilire a priori quali tipologie di pubblicità e di strumenti siano migliori, tradizionale o digitale. Ogni strumento ha le sue prerogative e specificità. Andrebbero studiate e conosciute tutte, ma l’aspetto più importante è sempre quello di formulare e adoperare una strategia e questa dipende principalmente: 1) dall’ambito in cui si opera, 2) dal pubblico a cui ci si rivolge, 3) dagli obiettivi che si vogliono perseguire. Da qui si parte per stabilire quali strumenti usare e quale strategia pianificare e adottare.

Quando avrai terminato la lettura di questo libro, avrai certamente le idee più chiare su cosa fare e i mezzi da usare.

Buona continuazione.

 


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